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Campo San Giacometo, i Camerlenghi, le Fabbriche Vecchie e Nuove, la Casaria, la Pescheria e le Beccherie, la Ruga dei Spezieri, Campo Rialto Novo, Riva del Vin, Campo San Silvestro

Per molti secoli il cuore pulsante dell’economia della Serenissima era il mercato di Rialto, dove arrivava un’incredibile varietà e quantità di merci che venivano rivendute su tutte le piazze del mondo.

Le mercanzie più pesanti ed ingombranti venivano caricate e scaricate da barconi lungo le rive del Canal Grande. L’olio, destinato all’ alimentazione e all’illuminazione, arrivava in Riva dell’Ogio, mentre in Riva del Vin il vino e la farina che veniva conservata in un fontego o magazzino. Quelle più pregiate quali spezie, stoffe e metalli preziosi, trovavano posto in aree più protette: le stoffe in Drapperia, l’oro in Ruga degli Oresi e le spezie in quella degli Spezieri.

Nella parte più interna del mercato si concentravano le attività del commercio al minuto per il fabbisogno quotidiano di una delle città più popolose d’Europa. Nelle beccherie si acquistava la carne, in pescheria il pesce e in casaria i formaggi insieme al latte ed al miele. In Erbaria si concentravano le botteghe per la frutta, la verdura ed i fiori che provenivano dalle isole della laguna.

Alle attività legate all’industria alimentare corrispondevano altrettanti uffici istituzionali come la Ternaria dell’olio, gli Ufficiali sopra Rialto, la Giustizia Vecchia e Nuova che si occupavano di stabilire le regole del commercio alimentare vigilando contro le frodi e garantivano la qualità dei prodotti. I pesci non potevano essere di dimensioni troppo piccole e per questo si usava una tabella apposita per regolarne le lunghezze minime (la tabella è ancor oggi visibile in Pescheria). I magistrati delle Fabbriche Vecchie e Nuove si occupavano della gestione degli affari del commercio e della navigazione mentre i Camerlenghi delle attività economiche e della finanza.

Tutto questo brulicare di attività ci lascia immaginare come fosse efficiente la macchina economica veneziana del passato e di come la sua gestione fosse tra le più all’avanguardia del mondo.

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