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La Chiesa di San Simeone Piccolo e la Chiesa di San Nicola da Tolentino

A Venezia vi sono luoghi bui e sotterranei che non vi aspettereste mai di trovare quali cripte, spazi sacri nascosti e tombe ipogee: una di queste sepolture segrete si trova nella chiesa di San Simeone Piccolo. Nonostante la sua mole questo edificio eredita il soprannome di Piccolo dalla chiesa precedente che aveva dimensioni più modeste. Nel’700 per trovare i fondi per la sua ricostruzione, il parroco, Giambattista Molin, tenne addirittura una lotteria pubblica quasi un crowdfunding ante litteram.

L’interno dalle linee semplici e luminose nasconde l’unica catacomba presente a Venezia, ricavata sotto l’intera chiesa. Sotto l’altare centrale si diramano quattro corridoi che conducono a ventuno camere funerarie, alcune non ancora esplorate. Di notevole fascino sono gli affreschi che decorano le volte e le pareti con rappresentazioni della via crucis e di scene tratte dall’ Antico e Nuovo Testamento. Alcune nicchie sono decorate da immagini di santi e in una di queste vi è uno scheletro, esempio di memento mori che sta a ricordare la caducità della vita.

Nelle vicinanze si trova il più ampio cimitero esistente all’interno di una chiesa veneziana, quello di San Nicola da Tolentino, il cui pavimento è disseminato da oltre cento sepolture. Qui trovarono eterno riposo membri di alcune delle famiglie più facoltose del patriziato veneziano quali i Corner e i Pisani. La cripta, situata sotto l’altare maggiore è di dimensioni modeste ed è composta da due ambienti, uno dei quali è usato come deposito. Il vano più grande è caratterizzato da una volta a crociera molto ribassata di cui non si hanno documentazioni precise. Si può ipotizzare che fosse un oratorio e forse vi si celebravano le messe in suffragio dei defunti.

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